Filosofoimpertinente Per quanto riguarda il discorso che si entra in un loop, per cui si ha un discorso circolare , un’antimonia che porta ad una tautologia
Innanzitutto ti informo che io ho studiato logica della programmazione e so con precisione cos'è una tautologia e cos'è un loop.
<< "Tu fai la cosa x" or "Tu non fai la cosa x" >> è una tautologia, perché è certo che sei in una di quelle due condizioni e la cosa non genera alcun loop. Anzi in informatica (a volte) si ricorre proprio alle tautologie per aggirare i loop.
Tanto per l'istruzione << se "x > 1" vai alla istruzione successiva, altrimenti torna indietro >> potrebbe generare un loop, se per un errore del programmatore … la x non fosse mai maggiore di 1.
Viceversa con il comando << Se "x > 1 or x <= 1" vai alla istruzione successiva, altrimenti torna indietro >> la macchina proseguirà di sicuro e non genererà mai alcun loop.
Diciamo che le tautologie sono delle banalità: non c'è bisogno di conoscere il valore di x per sapere che "x > 1 oppure x <= 1" è sempre una condizione vera.
Esattamente come non c'è bisogno di avere una idea di giusto per dire che questo pensiero ... è giusto di sicuro: << È sbagliato quel che è sbagliato ed è giusto quel che è giusto >>
Le antinomie viceversa sono delle contraddizioni, ossia sono il contrario delle tautologie "X>1 and x <=1" questa cosa è sbagliata di sicuro (è un assurdo). Così come è sbagliato di sicuro il pensiero di chi pensa (o che pensiamo che penserebbe): << Per me è sbagliato quel che è giusto ed è giusto quel che è sbagliato >>.
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È Bello dubitare di tutto, peccato che questa sia una prima certezza!
È Bello dubitare di tutto, peccato che questa sia una seconda certezza!
Filosofoimpertinente <<Per dirla in maniera terra-terra, il dio cristiano è la VENERAZIONE (più o meno cosciente) dell'intendere che il cristiano stesso ha dentro la sua testa!
Se tu difendi questo punto e io lo critico senza accettarlo, entrambi siamo nella stessa situazione del cristiano, diventiamo 2 (nota che scrivo 2, entrambi) che difendono la propria idea come fosse verità assoluta.>>
E potrei andare avanti all'infinito e dimostrarti che, sia quando dubiti e sia quando non dubiti, tu a parole dubiteresti sempre. Un po' come fanno i ladri che ripetono sempre la filastrocca "noi non rubiamo mai " … sia quando rubano e sia quando non rubano.
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Filosofoimpertinente Detto questo vorrei farti notare che ho chiesto di descrivere la propria idea di Dio, non esistono solo i cristiani cattolici o i mussulmani.
No-no-no-no-no-no-no!!!! Tu hai chiesto questa altra cosa:
In riferimento a questo mio pensiero
Dio è il tuo Super io! Ossia è quel congegno situato dentro il tuo cranio che ─ nel riferirti il suo punto di vista ─ ti sussurra: << È così che la vede chi ha capito tutto! >>
Ma in quel caso la mia era una allusione al dio degli italiani (siamo in Italia e ho pensato che la domanda puntasse a quel tipo di credo) e non al dio dei pellerossa americani … che però (se vuoi) ti porto una carrellata di esempi dove io (e anche Marx) difendo gli DEI antecedenti allo schiavismo.
Viceversa gli DEI successivi allo schiavismo sono un inculcare cieca ubbidienza alle classi dominate. E basta pensare che fino a non molti anni fa tutti (e ripeto) tutti i re del mondo erano considerati uomini infallibili (ossia delle divinità in terra) dai propri sudditi … proprio come lo sarebbe il papa.
Ovviamente va da sé che questo mio pensiero potrebbe essere sbagliato! Tuttavia fino a quando non capisco l’errore insito in esso … io lo devo difendere perché è il mio pensiero!
Se viceversa lo abbandonassi alla prima critica, io non avrei alcun pensiero e pappagallerei (ogni volta) l'ultimo pensiero giunto alle mie orecchie.
Informati bene …
Non è fanatico chi difende una convinzione, è fanatico chi confonde il dialogo con il monologo a due! Ossia è fanatico chi censura ogni critica al suo divin pensiero e dà ascolto solo (e solamente) a chi la pensa come la pensa lui.